mercoledì 15 aprile 2009

Mediterraneo

Per trovare la nostra isola di pace siamo stati in viaggio un giorno intero.
Abbiamo visto il paesaggio cambiare di ora in ora, da pianura a deliziosa collina.
Ci siamo fermati a dormire accanto ad un grande lago per poi ricominciare la discesa fino al mare senza fretta, assaporando ogni cambiamento, sentendo i dialetti cambiare di città in città...
lasciando dietro di noi le nuvole, al nostro arrivo abbiamo trovato la primavera.
Siamo riusciti a percorrere, non si sa come, 250 chilometri su di una piccola isola che è lunga da parte a parte solo 10.
Perchè a noi piace così! Dobbiamo perlustrare ogni angolino, arrivare alla fine di ogni stradina, finchè il panorama ci si apre davanti inaspettatamente lasciandoci senza fiato.
Potrei raccontare di giardini rigogliosi dove cresce la ninfea più grande del mondo, di un castello da cui volteggiano i gabbiani e sei talmente in alto che puoi volare con loro, di un tuffo nelle acque calde delle terme romane, di casette scavate nella roccia che guardano un mare di blu.
Invece vi racconto di un semplice paesino di pescatori, uno dei pochi posti che conserva con orgoglio la sua tradizione, malgrado migliaia di turisti invadano l'isola ogni anno.
Un porticciolo dove non si vedono motoscafi veloci, una spiaggia dove corrono e giocano i cani, una chiesa bianca che si prepara alla Pasqua.
Questo è stato il nostro posto preferito e ci siamo ritornati più volte perchè è a Forio che abbiamo respirato davvero il Mediterraneo.
Un anziano pescatore mi ha raccontato le sue storie...
voleva che una notte andassimo con suo figlio per mare per vedere come si prendono i pesci.
Lui se ne stava lì al porticciolo tutte le mattine a sistemare le reti, faceva le previsioni del tempo, lanciava qualche pesce al gatto che gli teneva compagnia.
Un lavoro che sembrava infinito, senza tempo, senza fretta...
e proprio mentre me ne stavo andando mi chiama indietro urlando.
Aveva trovato impigliata nella rete una stella marina e me la voleva regalare.
Dice che porta fortuna.


E' vero, sono stata molto fortunata a trovare questo posto magico, così diverso da dove vivo io.
Ormai avrete capito, sto parlando dell'isola di Ischia.
Ho accettato la stella marina, ma, confesso, l'ho ridata al mare che ogni volta mi regala così tante emozioni e ho espresso un desiderio.

La musica di questa storia è " A Andorinha da Primavera", ascoltala dal lettore del blog.

5 commenti:

pino ha detto...

Ischia è un paradiso!!!..La foto del gabbiano/pescatore è veramente bella!

Unknown ha detto...

Adorabile poetessa...

la Fenice ha detto...

Che meraviglia, la stellina è bellissima. Già, anch'io come te quando vado in un posto lo giro in largo ed in lungo, stringo amicizia con la gente del posto...sarà che poi chi abita al mare è così diverso da noi poveri cittadini da riuscire a stregarci più che affascinarci!
Mai stata ad Ischia...

kry ha detto...

adoro ascoltare nella mia testa il raccontare delle tue parole..dovresti insegnare alle persone come ci si può sentire più felici,semplicemente tenendo in mano una stella marina...il mare ti è sempre accanto..

Cuiiin ha detto...

Sarà che adoro i viaggi e la fotografia, ma è un piacere leggere questi racconti e guardare queste immagini..
ciao